Talking about 2024. State of the art. Art making
Lo stato dell’arte. A cosa ci riferiamo quando usiamo questa espressione? Perché il concetto di arte cambia nel tempo e rivela nuovi significati man mano che si spostano i confini del nostro pensiero e del nostro agire? E cosa ci possono suggerire le esperienze del passato per aprirci a nuovi scenari? Moderati da Marco Sammicheli, direttore del Museo del Design della Triennale di Milano, un artista riconosciuto e nel pieno della sua carriera come Conrad Shawcross che supera costantemente i confini delle discipline e una comunicatrice esperta come Sarah Douglas, oggi agli archivi di Steve Jobs, parlano di come solo non mettendo limiti formali all’immaginazione e alle soluzioni si trovano spiragli di futuro.
CONRAD SHAWCROSS
Impregnate di un’apparenza di razionalità scientifica, le sculture spesso monumentali di Conrad Shawcross (nato nel 1977) esplorano soggetti che si collocano ai confini tra geometria e filosofia, fisica e metafisica. Nel corso di quasi tre decenni, Shawcross ha reso omaggio ad alcuni grandi pionieri e analisti e ha preso in considerazione momenti o figure specifiche del passato. L’arte di Shawcross indossa un mantello di razionalità per celare il suo cuore più poetico. Interrogandosi su ciò che diamo per scontato e incoraggiandoci a vedere al di là del fisico e a ricordare quanto sia limitata la nostra capacità di percezione. Shawcross ha realizzato numerose commesse pubbliche monumentali e ha esposto in gallerie e istituti di tutto il mondo.
SARAH DOUGLAS
Sarah Douglas è consulente presso lo Steve Jobs Archive, agente di Martino Gamper e consulente di marchi e istituti culturali. In precedenza ha lavorato per 16 anni presso Wallpaper* come caporedattrice e direttrice creativa, e prima ancora come art editor presso The Architects’ Journal. Sarah fa parte del consiglio di amministrazione dello Studio Voltaire ed è impegnata a sostenere la prossima generazione di talenti creativi.
