TALKING ABOUT 2024. STATE OF THE ART. ART COLLECTING.
Il sistema dell’arte e i suoi confini. Il collezionismo, il mecenatismo, la voglia di suscitare arte e di proporla all’esperienza altrui. E, ancora, il ruolo della critica, dell’insegnamento, del saper vedere l’arte contemporanea al di là dei valori, effimeri, di mercato e le valutazioni, più fini, che sono invece tipiche di chi è abituato a inserire l’azione artistica nel contesto sociale, civile e democratico. Intorno a questi temi uno dei critici d’arte italiani di punta, Vincenzo Trione e una delle collezioniste e protettrici dell’arte come Patrizia Sandretto Re Rebaudengo hanno animato una serata d’eccezione nello showroom Rimadesio di Milano.
Un arcobaleno di argomenti per aggirarsi nelle contraddizioni e nei risultati più brillanti dell’arte contemporanea. Le lezioni di Trione agli allievi sono il contraltare della sua azione di critica militante nei giornali e nelle istituzioni per le quali è consulente, mentre l’azione di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo è quella di superare i limiti del collezionismo fine a sé stesso per recuperare una “fruizione” sociale dell’arte contemporanea, spesso complicata da capire e raccontare, eppure così dentro i gangli vitali della nostra società, in termini di coscienza, denuncia, rivelazione.
BIOGRAFIA
Vincenzo Trione è professore ordinario di Arte e media e di Storia dell’arte contemporanea all’Università IULM di Milano. Ha curato mostre in musei italiani e stranieri e il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia (2015). Direttore dell’Enciclopedia Treccani dell’arte contemporanea, collabora al “Corriere della Sera”. Il suo libro più recente è: “Prologo celeste. Nell’atelier di Anselm Kiefer” (Einaudi, 2023, Premio Viareggio-Rèpaci per la saggistica).
BIOGRAFIA
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo è fondatrice e Presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Dopo la laurea in Economia e Commercio all’Università di Torino, si avvicina all’arte contemporanea, come collezionista, all’inizio degli anni ’90. La passione per l’arte si trasforma in attività organizzata nel 1995 quando dà vita alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
